venerdì 26 ottobre 2018

KIKI KAIKAI




LOCANDINA:




















ANNO: 1986

SOFTWARE HOUSE: Taito Corporation

GENERE: Sparatutto

DESCRIZIONE: 
Il videogioco segue l'avventura di Sayo-chan (小夜ちゃん?), una zelante miko di uno sperduto tempio shintoista del Giappone feudale. Una notte, mentre alimenta con il ventaglio un fuoco cerimoniale, viene visitata dalle Sette Divinità della Fortuna (o Shichifukujin, invocate per ricevere aiuto e benefici nella vita quotidiana), che la mettono in guardia di un grande ed imminente pericolo. Non fanno però in tempo a completare il discorso che vengono catturate da un gruppo di yōkai, che li portano sulle cime di una lontana catena montuosa.

La ragazzina, determinata ad aiutarli, intraprende un lungo viaggio attraverso la campagna, affrontando le creature della mitologia nipponica che la popolano, come ad esempio le rokurokubi (ろくろ首?, delle mostruose donne dal collo elongabile), gli yūrei (幽霊?, dei fantasmi erranti), i chōchin-obake (提灯お化け?, delle lanterne fantasma), ed il loro capo Yamata no Orochi (八岐の大蛇? o ヤマタノオロチ? o 八俣遠呂智? o 八俣遠呂知?, il leggendario serpente dragone).

KiKi KaiKai si presenta come un classico gioco sparatutto con prospettiva dall'alto, in cui il giocatore può muoversi in tutte le direzioni possibili. Viene costantemente braccato da orde di nemici, che però può sconfiggere o con i cosiddetti talismani ofuda (お札?) (che possono essere lanciati come proiettili in otto direzioni diverse) oppure con il bastone purificatore gohei, anche definito Oharai bō (お祓い棒?) (che allontana i mostri più vicini).
Queste tecniche possono essere potenziate grazie a degli speciali foglietti di carta che cadono dagli avversari una volta uccisi. In alternativa, si possono rinvenire degli oggetti nascosti, che, oltre a migliorare le tecniche di combattimento del giocatore, possono anche fargli guadagnare dei punti, i quali, se accumulati in gran quantità, concedono una vita extra.

Sayo-chan muore non appena viene toccata o colpita dai nemici e deve rifare il livello dall'ultimo checkpoint. Una volta esaurite tutte le vite a disposizione, appare però una schermata di "corrispondenza numerica" con un numero casuale di tre cifre in incrementi di base 50 (100, 150, 200, 250 e così via). Se a questo corrispondere la parte finale del punteggio totale della partita, viene concessa al giocatore la possibilità di continuare da dove si era interrotto; altrimenti, il gioco finisce, si ha il game over e ricomincia tutto da capo. Alla fine di ogni schema (sette in tutto) vi è un boss, solitamente un essere molto grande e potente e dotato di attacchi speciali e pericolosi, che richiede più tempo per essere sconfitto.
Tali modalità però variano a seconda delle versioni del videogioco: per esempio quella per Famicom Disk System presenta più livelli e nemici, nonché un numero limitato di ofuda da lanciare ed un secondo personaggio giocabile, Miki-chan (美紀ちゃん?), un'altra miko del santuario, la cui fisionomia è ispirata a quella di Miki Itō (伊藤 美紀 Itō Miki?), una idol molto nota in Giappone alla fine degli anni Ottanta.

KIKI KAIKAI

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