LOCANDINA:
ANNO: 1980
SOFTWARE HOUSE: Atari
GENERE: Sparatutto
DESCRIZIONE: Il giocatore prende il controllo di tre batterie di missili anti-balistici al fine di difendere sei città da continui attacchi missilistici, rappresentati da scie rettilinee che piovono dal cielo.
Il gioco è composto da livelli a schermata fissa, con crescente difficoltà.
Attraverso una trackball viene mosso un cursore che indica il punto nel cielo nel quale fare esplodere un missile, lanciato da una delle tre batterie a disposizione del giocatore; l'onda d'urto circolare dell'esplosione distruggerà a sua volta le armi nemiche, lanciate di continuo dalla CPU.
Anche i missili del giocatore devono percorrere il tragitto lasciando scie, e le onde d'urto impiegano qualche istante per espandersi, perciò bisogna tener conto dei tempi e sparare poco più avanti ai missili nemici.
Nei livelli avanzati ci sono anche altri nemici da abbattere: lo schermo infatti viene percorso anche da satelliti artificiali e bombardieri, che lanciano altri missili, nonché da bombe guidate, più difficili da eliminare per via della loro traiettoria a zig zag.
Le munizioni del giocatore sono limitate: una volta terminate queste ultime le città sono prive di ogni difesa, e quindi destinate ad essere distrutte (sebbene la CPU possa colpire al massimo tre città per livello). Quando tutte e sei le città vengono rase al suolo, il gioco termina. Anche le tre batterie possono essere colpite e distrutte.
Ad ogni livello terminato le munizioni vengono ricaricate, si ha la ricostruzione delle batterie colpite ed è possibile guadagnare punti extra a seconda delle città rimaste intere e delle munizioni non utilizzate. A determinati punteggi (solitamente 10.000 o 12.000 punti) viene elargita una "città bonus".
Come la maggior parte dei videogiochi dell'epoca, Missile Command non ha uno scopo o un finale vero e proprio: da notare invece la drammatica schermata di game over, caratterizzata da un'enorme The End (Fine).
MISSILE COMMAND
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