mercoledì 5 dicembre 2018

THREE WONDERS




LOCANDINA:




















ANNO: 1991

SOFTWARE HOUSE: Capcom Co., Ltd.

GENERE: Multigenere

DESCRIZIONE: Capcom è famosa per i seguiti ma qualche volta ha avuto delle idee originali, anche in un settore invaso dai cloni come erano le sale giochi anni ’90. Nel 1991 se ne uscì con un cabinato contenente tre giochi che, a differenza di altri concorrenti, non era una semplice compilation. Si trattava di tre giochi completamente inediti: Midnight Wanderers, Chariot e Don’t Pull appartenenti ai generi azione, sparatutto e puzzle.

Tutti e tre avrebbero potuto essere competitivi anche da soli, vista la buona realizzazione tecnica e il gameplay molto collaudato, ma insieme diventarono una ricetta davvero irresistibile. Per qualche mese dopo il lancio, Three Wonders fu tra i coin-op più popolari e diffusi di sempre, venendo surclassato solo dal fenomeno Street Fighter II. Ognuno dei tre giochi aveva i suoi fan e (per i gestori) con un solo cabinato si poteva raccogliere il triplo dei gettoni risparmiando spazio e ingombro.

Guardando più da vicino ciascun titolo, qui a lato vedete un’immagine tratta da Chariot. Era un classico shoot’em up a scorrimento orizzontale di ambientazione fantasy ma ripieno di armi, bonus e nemici. Non segnava nessun record come originalità, ma funzionava bene nei controlli avendo anche un look molto curato. Più in basso c’è invece un fotogramma preso da Don’t Pull, che riciclava altri puzzle game risultando comunque simpatico e divertente.

Il meglio era concentrato in Midnight Wanderers, protagonista del video a fine articolo. Un incrocio tra Contra e Ghosts’n Goblins, giocato in due dava quasi dipendenza. Non solo per la grafica e l’alto numero di oggetti su schermo, ma come varietà di situazioni e oggetti da raccogliere. Ancora oggi, pochi titoli riescono a unire così bene i generi platform e shooter, tanto più che i giochi di piattaforme “puri” sono praticamente scomparsi.

Nel periodo di lancio, Three Wonders fu popolare anche sulle riviste dell’epoca, di solito concentrate solo su computer e console. Purtroppo uscì con un pessimo tempismo, dato che a breve sarebbe iniziata la mania dei picchiaduro a incontri. Per questo motivo non è famoso quanto dovrebbe ma resta una delle uscite migliori, nel settore coin-op, della casa di Street Fighter.

THREE WONDERS

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